Manfred Gerlach | |
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Manfred Gerlach nel 1986 | |
5º Presidente del Consiglio di Stato della Repubblica Democratica Tedesca | |
Durata mandato | 6 dicembre 1989 – 5 aprile 1990 |
Capo del governo | Hans Modrow |
Predecessore | Egon Krenz |
Successore | carica soppressa (Sabine Bergmann-Pohl come Capo di Stato ad interim) |
Presidente del Partito Liberal-Democratico di Germania | |
Durata mandato | 1967 – 1990 |
Predecessore | Max Suhrbier |
Successore | Rainer Ortleb |
Segretario generale del Partito Liberal-Democratico di Germania | |
Durata mandato | 1954 – 1967 |
Predecessore | Herbert Täschner |
Dati generali | |
Prefisso onorifico | |
Partito politico | Partito Liberale Democratico (1990–1993) In precedenza: Partito Liberal-Democratico di Germania (1945–1990) Federazione dei Democratici Liberi (1990) |
Titolo di studio | Dottorato in Giurisprudenza |
Università | Deutschen Akademie für Staats- und Rechtswissenschaft |
Professione | Giurista, funzionario di partito, accademico |
Manfred Gerlach (Lipsia, 8 maggio 1928 – Berlino, 17 ottobre 2011) è stato un politico tedesco.
È stato l'ultimo e quinto presidente del Consiglio di Stato della Repubblica Democratica Tedesca dal 6 dicembre 1989 al 5 aprile 1990, prima che l'assemblea fosse sciolta. È stato membro del Partito Liberal-Democratico di Germania (LDPD).
Il 13 ottobre 1989 fu il primo importante politico della Germania orientale a mettere in discussione pubblicamente il ruolo del Partito Socialista Unificato di Germania (SED). Un suo articolo pubblicato quel giorno su Der Morgen, organo ufficiale del LDPD, suscitò polemiche; tuttavia, lo stesso giorno, un incontro tra i leader di partito non portò alcun effetto notevole sulla crisi che la Germania Est aveva raggiunto.
A distanza di pochi giorni, il 18 ottobre, Erich Honecker fu deposto dai suoi compagni della SED. Dopo la caduta del muro di Berlino, Manfred Gerlach fu eletto presidente del Consiglio di Stato.
Nel marzo 1990 il suo partito, assieme ad altri due partiti liberali, confluì nella Federazione dei Democratici Liberi.