Napoli comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Gaetano Manfredi (indipendente di centro-sinistra) dal 18-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 40°50′09″N 14°14′55″E |
Altitudine | 17 m s.l.m. |
Superficie | 117,27 km² |
Abitanti | 906 574[2] (30-4-2025) |
Densità | 7 730,66 ab./km² |
Comuni confinanti | Arzano, Casandrino, Casavatore, Casoria, Cercola, Marano di Napoli, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Portici, Pozzuoli, Quarto, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Volla |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80121, 80122, 80123, 80124, 80125, 80126, 80127, 80128, 80129, 80131, 80132, 80133, 80134, 80135, 80136, 80137, 80138, 80139, 80141, 80142, 80143, 80144, 80145, 80146 e 80147 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 063049 |
Cod. catastale | F839 |
Targa | NA |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Cl. climatica | zona C, 1 034 GG[4] |
Nome abitanti | napoletani o partenopei |
Patrono | san Gennaro e altri 55 compatroni |
Giorno festivo | 19 settembre |
PIL | (nominale) 28.4 miliardi di euro (2024)[1] |
PIL procapite | (nominale) 30 804 € (2024)[1] |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Napoli (AFI: /ˈnapoli/[5] ; Napule in napoletano[6], pronuncia [ˈnɑːpələ]) è un comune italiano di 906 574 abitanti[2], capoluogo della regione Campania e dell'omonima città metropolitana. È il centro di una delle più popolose e densamente popolate aree metropolitane d'Europa, nonché il terzo comune d'Italia per popolazione, dopo Roma e Milano, e il primo per densità abitativa tra i grandi comuni italiani.
La città di Napoli, nel suo primo insediamento di Partenope sulla collina di Pizzofalcone, fu fondata dai Cumani nella seconda metà dell'VIII secolo a.C.[7][8] L’evoluzione in Neapolis,[N 1] avvenuta tra la fine del VI e l’inizio del V secolo a.C.,[9] fu probabilmente causata dall’espulsione degli oligarchi cumani in seguito alla vittoria di Aristodemo ad Aricia (506 a.C.).[10] La nuova città si sviluppò sul pianoro orientale, già sotto il controllo di Partenope e in piena espansione sin dalla seconda metà del VI secolo a.C.[N 2][11] Questa trasformazione comportò una riorganizzazione urbanistica pianificata con schema ortogonale,[12][13] riflettendo la crescita e l'espansione dell'insediamento preesistente. Neapolis divenne così una delle città più famose della Magna Grecia,[14] con un fiorente porto commerciale,[N 3][N 4] e giocò un ruolo chiave negli scambi economici e culturali con le popolazioni italiche, consolidando i legami attraverso miti e culti.[15] Dopo il crollo dell'Impero romano d'Occidente nel V secolo d.C., Napoli, pur rimanendo formalmente sotto il controllo bizantino, iniziò a guadagnare autonomia nell'VIII secolo. Questo processo fu favorito dall'indebolimento dell'Impero bizantino, dalle minacce esterne e dal potere crescente delle élite locali, che portarono alla formazione di un ducato autonomo.[16] Successivamente, dal XIII secolo e per oltre cinquecento anni, Napoli divenne capitale del Regno di Napoli. Con la Restaurazione, divenne capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone, mantenendo questo status fino all'Unità d'Italia.
Sede della Federico II, la più antica università del mondo a essere nata attraverso un provvedimento statale,[17] ospita anche l'Orientale, la più antica università di studi sinologici e orientalistici del continente,[18] e la Nunziatella, una delle più antiche e prestigiose accademie militari del mondo.[19][20] Cuore storico della lingua napoletana,[21] ha rivestito e riveste tuttora un forte peso in numerosi campi del sapere, della cultura e dell'immaginario collettivo.
Protagonista dell'Umanesimo[22] e centro illuminista di livello europeo,[23] Napoli è stata un centro di riferimento mondiale per la musica classica e l'opera attraverso la scuola musicale napoletana,[24] dando tra l'altro origine all'opera buffa[25] e al conservatorio come luogo di didattica musicale.
Città dall'imponente tradizione nel campo delle arti figurative, che affonda le proprie radici nell'età classica, ha dato luogo a movimenti architettonici e pittorici originali, quali il rinascimento napoletano[26] e il barocco napoletano,[27] il caravaggismo,[28] la scuola di Posillipo,[29] la scuola di Resìna e il liberty napoletano,[30] nonché ad arti minori, ma di rilevanza internazionale, quali la porcellana di Capodimonte[31] e il presepe napoletano.[32]
È all'origine di una forma distintiva di teatro,[33] della canzone napoletana, tradizione musicale di fama mondiale,[34] e di una peculiare tradizione culinaria[35] che comprende alimenti che assumono il ruolo di icone globali, come la pizza napoletana[36], tanto che l'arte dei pizzaioli è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio immateriale dell'umanità[37].
Nel 1995, 10,21 km² del centro storico di Napoli sono stati riconosciuti dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità per i loro edifici e monumenti[38], che testimoniano circa tremila anni di storia.[N 5] Nel 1997, l'organizzazione ha inoltre riconosciuto il complesso vulcanico del Somma-Vesuvio come riserva della biosfera, includendo anche il cosiddetto Miglio d'oro — una storica fascia territoriale che si estende lungo la costa tra il comune di Napoli e Torre del Greco, famosa per le sue ville vesuviane del Settecento — e che oltre ad alcuni quartieri orientali di Napoli, comprende diversi comuni limitrofi.[39]
Infine, la città è anche sede dell'Allied Joint Force Command Naples della NATO e, soprattutto in virtù della sua storica vocazione globale[40], dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo (PAM).
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