Referendum sull'indipendenza del Montenegro | |||||||||||
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Stato | ![]() | ||||||||||
Regione | ![]() | ||||||||||
Data | 21 maggio 2006 | ||||||||||
Esito | |||||||||||
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Quorum | ![]() | ||||||||||
Affluenza | 86,49% |
Il referendum sull'indipendenza in Montenegro si è tenuto il 21 maggio 2006 per decidere se il Montenegro volesse separarsi dalla Confederazione di Serbia e Montenegro.
Per la vittoria della mozione favorevole all'indipendenza era necessario l'assenso del 55 % dei votanti (come richiesto dall'Unione europea). Dopo una notte di celebrazioni dei manifestanti pro-indipendenza, i risultati ufficiali hanno stabilito che questo schieramento, sostenuto dall'alleanza governativa formata principalmente dal Partito Democratico dei Socialisti del Montenegro (DPS) e dal Partito Socialdemocratico del Montenegro (SDP), ha sconfitto i filo-serbi capeggiati dal Partito Popolare Socialista del Montenegro (SNP) con il 55,5% dei voti, superando così di appena lo 0,5% la soglia richiesta[1].
A partire dal 23 maggio 2006, i risultati preliminari del referendum sono stati riconosciuti dai cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, preludio per un largo riconoscimento internazionale dell'indipendenza.[2] La Commissione per il Referendum ha ufficializzato i risultati il 31 maggio[3][4]. La formale dichiarazione di indipendenza è stata fatta dal Parlamento Montenegrino sabato 3 giugno 2006[5].
In risposta all'annuncio, il governo della Serbia ha dichiarato[6] che lo stato della Serbia sarebbe stato legalmente e politicamente il successore della Confederazione di Serbia e Montenegro e che il governo e il parlamento della Serbia avrebbero dovuto adottare una nuova costituzione.[7] Unione Europea, Stati Uniti, Repubblica Popolare Cinese, Russia e Croazia hanno espresso l'intenzione di rispettare i risultati del referendum.