La santeria (santería secondo la grafia spagnola) nasce dal sincretismo di elementi della religione cattolica[1] con altri della religione tradizionale yoruba[1][2], praticata dagli schiavi africani e dai loro discendenti a Cuba, in Brasile, Porto Rico, Repubblica Dominicana, Panama e anche in luoghi con molti immigrati latinoamericani negli Stati Uniti (come Florida, New York e California).
Il termine "santeria" è stato coniato dagli spagnoli per denigrare quella che a loro pareva un'eccessiva devozione ai santi da parte dei loro schiavi, che non comprendevano il ruolo essenziale di Dio nella religione cattolica. Questo atteggiamento nacque da una costrizione imposta loro dagli schiavisti: la proibizione tassativa, pena la morte, di praticare le proprie religioni animiste, provenienti dall'Africa occidentale, li costrinse ad aggirare il divieto e celando dietro l'iconografia cattolica i loro dèi, così da adorarli liberamente[3].
I santeri cubani preferiscono utilizzare altri nomi per il proprio credo, come lukumì[3] o ancor meglio regla de Ocha.