Molti araldisti utilizzano il termine capriolo.[3] Quando è ridotto ad un quarto della sua larghezza normale si usa il termine scaglionetto che taluni sostituiscono con il francese estaie.
^ Goffredo di Crollalanza, Glossario araldico-etimologico, in Giornale araldico-genealogico-diplomatico, vol. III, Bari, presso la redazione del Giornale araldico, 1894, p. 26.
«Esso deriva dal lat. capreolus (da capra per similitudine con questo animale, come cavalletto da cavallo), significante un contrafforte di legno.»