L'araldica spesso riunisce più stemmi su uno stesso scudo. Si vengono così a formare delle armi composte, formate da armi più semplici accostate secondo una linea di partizione semplice, oppure riunite in quartieri. Altre armi possono essere composte con pezze onorevoli, per esempio aggiungendo un capo o un cantone a uno stemma principale.
Per blasonare delle armi composte si comincia con l'indicare la partizione, cioè il modo in cui lo scudo è stato suddiviso per ospitare i vari stemmi; quindi si blasonano gli stemmi costituenti, secondo l'ordine in cui compaiono nella suddivisione, facendoli precedere dal loro rango (il primo... il decimo...). Si può quindi ottenere una blasonatura del tipo: partito: nel primo d'argento, alla torta di rosso; nel secondo d'oro, alla fascia d'azzurro.
La blasonatura può risultare complicata quando le linee di partizione abbondano, per quanto la regola sia molto semplice: ogni elemento (definito genericamente quartiere, benché non sempre sia la definizione più corretta) assume un numero d'ordine secondo la regola di precedenza « quello in alto prima di quello in basso, quello a destra prima di quello a sinistra » e viene descritto come fosse uno stemma indipendente, secondo tale ordine. Unica eccezione a tale regola si ha quando nella composizione sono presenti diversoi quartieri identici: in questo caso sono descritti tutti insieme una volta sola con la priorità del primo, enunciando tutti i numeri d'ordine relativi.
Per esempio, l'arma presente all'inizio dell'articolo (stemma di Lothar Franz von Schoenborn) sarà blasonata come:
Quando un quartiere è composto a sua volta, la regola si applica in cascata, per cui quando si arriva al suo turno si definisce un nuovo ordine di presentazione per i quartieri che lo costituiscono. Se, ad esempio, si ha una prima partizione che individua sei quartieri, il 4º dei quali è a sua volta suddiviso in tre elementi, l'ordine di blasonatura sarà 1, 2, 3, 4.1, 4.2, 4.3, 5, 6.