Signore e signori, buonanotte

Signore e signori, buonanotte
Marcello Mastroianni in una scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno1976
Durata118 min
Rapporto1,85 : 1
Generecommedia, satirico, grottesco
RegiaAge, Benvenuti, Comencini, De Bernardi, Loy, Maccari, Magni, Monicelli, Pirro, Scarpelli, Scola
SoggettoAgenore Incrocci, Leo Benvenuti, Luigi Comencini, Piero De Bernardi, Nanni Loy, Ruggero Maccari, Luigi Magni, Mario Monicelli, Ugo Pirro, Furio Scarpelli, Ettore Scola
SceneggiaturaAgenore Incrocci, Leo Benvenuti, Luigi Comencini, Piero De Bernardi, Nanni Loy, Ruggero Maccari, Luigi Magni, Mario Monicelli, Ugo Pirro, Furio Scarpelli, Ettore Scola
Casa di produzioneCooperativa 15 maggio
Distribuzione in italianoTitanus Distribuzione
FotografiaClaudio Ragona
MontaggioAmedeo Salfa
MusicheLucio Dalla, Antonello Venditti, Giuseppe Mazzucca e Nicola Samale
ScenografiaLucia Mirisola, Lorenzo Baraldi e Luciano Spadoni
CostumiLucia Mirisola, Lorenzo Baraldi e Luciano Spadoni
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Episodi
  • Una lingua per tutti
  • La bomba
  • Sinite parvulos
  • Mangiamo i bambini
  • Da malata a convalescente
  • Il generale in ritirata
  • L'ispettore Tuttunpezzo
  • Il personaggio del giorno
  • Il Disgraziometro
  • Santo Soglio
  • La cerimonia delle cariatidi

Signore e signori, buonanotte è un film collettivo satirico italiano del 1976, scritto e diretto da Age, Benvenuti, Comencini, De Bernardi, Loy, Maccari, Magni, Monicelli, Pirro, Scarpelli e Scola, riuniti nella Cooperativa 15 maggio. I titoli di coda sono stati disegnati da Alfredo Chiappori, mentre la colonna sonora è stata pubblicata dalla RCA Italiana in formato LP (RCA SP 8058).

Il titolo del film è una citazione della frase pronunciata dalle signorine buonasera, ossia delle annunciatrici della Rai dell'epoca, al termine del palinsesto giornaliero. Si tratta della parodia, talvolta greve, di un'immaginaria giornata televisiva, con spot, inchieste giornalistiche, sceneggiati, TV dei ragazzi e un telegiornale (un TG3 che all'epoca ancora non esisteva), a fare da filo conduttore. La satira è indirizzata verso la politica corrotta, l'esercito, la Chiesa, la televisione, di cui vengono denunciati i mali attraverso una loro rappresentazione esasperata, grottesca e paradossale.


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