Thylacinus cynocephalus

Tilacino
Stato di conservazione
Estinto (1936)[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
InfraclasseMetatheria
SuperordineAustralidelphia
OrdineDasyuromorphia
FamigliaThylacinidae
GenereThylacinus
SpecieT. cynocephalus
Nomenclatura binomiale
Thylacinus cynocephalus
Harris, 1808

Il tilacino (Thylacinus cynocephalus Harris, 1808), noto anche coi nomi di tigre della Tasmania, lupo della Tasmania o lupo marsupiale o ancora lupo australe, era un marsupiale carnivoro vissuto in Australia, Tasmania e Nuova Guinea[2]

Estintosi durante la prima metà del XX secolo, il tilacino rappresentava l'ultima specie vivente della famiglia Thylacinidae, nonché il marsupiale carnivoro di maggiori dimensioni, e, fino a circa 3500 anni fa (data stimata dell'arrivo del dingo in Australia) anche il predatore oceaniano di maggiori dimensioni in assoluto[3].

Il tilacino era un superpredatore, cioè all'apice della catena alimentare. Dopo la sua estinzione in Australia, sopravvisse in Tasmania fino agli anni trenta, insieme ad altre specie endemiche come il diavolo della Tasmania.

Pur somigliando in maniera notevole a un cane, specialmente per la conformazione del cranio, l'ultimo antenato comune fra canidi e tilacinidi risale a circa 160 milioni di anni fa, risultando uno dei casi più emblematici di convergenza evolutiva. Le specie esistenti ad esso più prossime filogeneticamente sono il già citato diavolo della Tasmania e il numbat.

Probabilmente scomparso in Australia continentale già prima dell'arrivo dei coloni europei, il tilacino sopravvisse in Tasmania dove, come il lupo in Europa, venne considerato un animale nocivo per gli allevamenti di bestiame e cacciato dai coloni. Questo fenomeno, incentivato dal sistema di taglie sugli animali uccisi, unito all'alterazione dell'habitat e alla competizione col dingo, portarono la specie all'estinzione nel 1936, lo stesso anno in cui la specie venne dichiarata protetta dal governo australiano.
Grazie alla presenza di un gran numero di resti ben conservati e all'avanzamento delle tecniche genetiche, il tilacino è una delle specie candidate per la clonazione. Non mancano inoltre in Australia o in Tasmania numerosi presunti avvistamenti della specie e gli scienziati continuano a cercarla, nella speranza che sia sopravvissuta in natura.[4].

  1. ^ (EN) Thylacinus cynocephalus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Thylacinus cynocephalus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Letnic, M.; Fillios, M.; Crowther; M. S., Could Direct Killing by Larger Dingoes Have Caused the Extinction of the Thylacine from Mainland Australia?, in PLoS ONE, vol. 7, n. 5, 2012, p. e34877, DOI:10.1371/journal.pone.0034877.
  4. ^ (EN) Luba Vangelova, True or False? Extinction Is Forever, su smithsonianmag.com, giugno 2003. URL consultato il 21 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2013).

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